Dal senso comune e dalle scienze alla metafisica analitica

Conferenza de Kevin Mulligan

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    Nel mondo del senso comune le cose hanno colori, le persone e i loro atti sono eleganti, brutti o ingiusti, noi ed altri animali siamo i soggetti di esperienze sensoriali ed affettive ineffabili. Siamo sostanze con la capacità di muoverci e siamo liberi. Nel mondo delle scienze non sembra essere così. Le cose sono senza colore e senza valore. Non ci sono sostanze e dunque non ci sono sostanze capaci di muoversi e noi non siamo liberi. E tutto è effabile. La distinzione tra senso comune e scienza, tra la visione o concezione naturale del mondo e la visione o concezione scientifica del mondo, tra Lebenswelt e mondo delle scienze, tra manifest image e scientific image, è una delle più importanti e più tipiche nella filosofia del secolo scorso. In questa relazione vorrei presentare e valutare alcune delle filosofie più radicali di questa distinzione e mostrare che spesso ma non sempre solamente la metafisica può aiutarci a capirla.

     

    Kevin Mulligan, nato nel 1951, è professore ordinario di filosofia all’Università della Svizzera italiana, Direttore di ricerca presso l’Istituto di Studi filosofici, Facoltà di Teologia, Lugano, e professore onorario di filosofia analitica all’Università di Ginevra. Ha insegnato filosofia in Australia, negli Stati Uniti, a Aix, Amburgo, Barcellona, Costanza, Dublino, Firenze, Friburgo, Innsbruck, Losanna, Lublino, Lucerna, Parigi, Roma, Santiago de Compostela, Trento, Umea, Venezia e Zurigo. Ha scritto sulla metafisica, la filosofia della mente e la storia della filosofia austro-tedesca da Bolzano a Wittgenstein. È membro dell’Accademia Reale Svedese di Lettere e Storia e dell’Academia Europaea.