Walter Mittelholzer: Collina d'Oro, 1919, ETH Library

Sulla presenza del pensiero critico nella Svizzera italiana

Isola felice e catacomba

Lugano - Università della Svizzera italiana (USI) - Palazzo rosso

21.11.2019

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    Il filosofo Max Horkheimer e l’economista Friedrich Pollock, ma anche, più furtivamente, Walter Benjamin; le vicende di alcuni dei maggiori esponenti della scuola di Francoforte sono legate a doppio filo alla storia culturale e materiale di alcuni dei territori tra i più suggestivi della Svizzera italiana.

    La conferenza del prof. Nicola Emery ci guiderà sulle tracce della tradizione del pensiero critico passata per questi luoghi, spinta – a partire dalla fine degli anni Cinquanta e non senza ambiguità - dalla ricerca della realizzazione, in piccolo, di un’utopia collettiva. Oltre a far luce su queste vicende, mostrando il legame indissolubile tra la dimensione esistenziale di questa pagina di storia intellettuale e la sua intensa dimensione teorica e filosofica, la conferenza aprirà un discorso attorno alla ripresa tutta attuale della “eredità” lasciata dal pensiero critico alla Svizzera italiana, introducendo le attività degli Incontri internazionali Max Horkheimer.

     

     

     

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    Nicola Emery è membro del consiglio della Fondazione Max Horkheimer e ideatore e curatore degli Incontri internazionali Max Horkheimer. Il suo libro “Per il non conformismo. Max Horkheimer e Friedrich Pollock: l’altra Scuola di Francoforte” ha fornito un contributo innovativo nell’ambito degli studi sulla Teoria critica. Autore di numerosi saggi e monografie, Emery è professore di estetica presso l’Accademia di architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana e long visiting professor presso l'Università IUAV di Venezia.