Il Ghiribizzo presenta “Il Candelaio” 

Giordano Bruno a Ginevra

    Nelle date 25, 27, 28 e 29 aprile il Ghiribizzo, compagnia di teatro in lingua italiana attiva in ambito universitario, ha presentato al teatro di Unimail (Ginevra) uno spettacolo tratto da una riscrittura del Candelaio di Giordano Bruno. 

    La storia e il significato

    "Il Candelaio" è l’unica opera teatrale di Giordano Bruno. Si tratta di una commedia che restituisce una sottile critica della società di quel tempo. "Il Candelaio" è infatti incentrato su alcuni temi specifici che, per uno strano trucco temporale, non possono che sembrarci quelli con cui si confronta la nostra società attuale: la fluidità di genere, il culto della ricchezza, la violenza dei rapporti sociali e il trionfo del pragmatismo. 

    La fortuna muove l’intreccio degli eventi. L’uomo, ormai impotente, sembra non poter far altro che approfittare di ciò che casualmente gli accade. Lo stile del Bruno è aspro e incalzante, volutamente trasgressivo. Ricorrono echi mitologici e classici che vengono però immediatamente depotenziati attraverso un uso del linguaggio irriverente e derisorio. 

    La storia ruota attorno a tre personaggi principali: Bonifacio, omosessuale convertito poi ai piaceri femminili, Bartolomeo, che sacrifica i propri doveri coniugali per dedicarsi all’alchimia e Manfurio, Professore il cui linguaggio pedante e criptico lo rende ridicolo agli occhi di tutti. 

    Il riadattamento del Ghiribizzo

    La regia dello spettacolo è di Marco Sabbatini, professore di lingue e letterature romande dell’Università di Ginevra, Rose-Marie Gatta, attrice e regista italo-svizzera e Ciro Ceresa, attore e regista ticinese. Il testo è stato riadattato da Marco Sabatini con la collaborazione di Ciro Ceresa. Stefano Pollastri ha invece composto ed eseguito le musiche, mentre Renato Campora si è occupato delle luci. 

    Il cast conta ben 15 attori: 

    Laurent Meola (Bonifacio), Virgil Girardin (Bartolomeo), Valentina Luporini (Manfurio), Ciro Ceresa (Sanguino), Giosué Libois (Pollula), Rosita Fibbi (Marta), Neva Kammermann (Carubina), Nikita Ovinet (Gioan Bernardo), Clarisse Gemelli (Vittoria), Lisa Mol (Lucia), Martina Di Francesco e Irene Fiammetta Muscas (sorelle Scaramuré), Ludovic Delavière, Sonia Panichella e Marie Yaziji (i tre straccioni).

    Lo spettacolo ha riscosso molto successo anche fra i non italofoni grazie all’accessibilità garantita dai sottotitoli in francese e inglese gestiti da Constance Lesgourgues e Giovanni Bonzanino.